lunedì 26 maggio 2014

Vacanze in moto in Sardegna: MotoNoleggio Bmw, Harley Davidson e Yamaha!

Uno dei motivi per cui venire in Sardegna: girare l’Isola in lungo e in largo a piedi, in auto, in bus, in treno, in barca… ma anche in sella a una bella moto!

Serpentine tortuose si snodano tra i paesaggi più belli della Sardegna. Mare o montagna, scegliete voi quale scenario vi intriga di più per il vostro tour in moto!

Con il nostro servizio BMW Motorrad Sardinia potete noleggiare la vostra moto, scegliendo tra diversi modelli BMW, Yamaha e Harley Davidson, e ritirarla direttamente all’arrivo in aeroporto ad Olbia, la porta di accesso della Gallura e della Costa Smeralda.

Tutte le nostre moto hanno una cilindrata superiore ai 500cc.

Strade da percorrere? Vi indichiamo qualche percorso.
Ma se ne conoscete di più belli... via libera ai suggerimenti!

Route #1
Costa Smeralda - Santa Teresa di Gallura - Isola Rossa
Dalle affascinanti foreste di Monte Pino alla famosa Costa Smeralda, rinomata meta del jet-set internazionale. Si prosegue ancora lungo la costa attraversando Cannigione e Palau. Uno sguardo all’arcipelago della Maddalena e alla maestosa roccia dell’Orso per poi proseguire da Santa Teresa di Gallura fino alle splendide sabbie rossastre di Isola Rossa, tra le sponde del fiume Liscia e i graniti che caratterizzano la zona.
Il tour non è ancora finito! Vi mandiamo a scoprire le magiche forme dei monti di Aggius e la cittadina di Tempio, nota per la sua architettura in granito, e anche Calangianus, la città del sughero.


Route #2
Alà dei Sardi - Buddusò
La prima tappa è il demanio di Monte Olia, dove potrete immergervi nella tipica vegetazione mediterranea e osservare la fauna che caratterizza la zona. Una serie di curve vi condurranno poi al paese di Alà dei Sardi, noto per il suo esteso parco eolico e i diversi siti archeologici di particolare interesse.
Dato che siete nei paraggi, vi consigliamo un bellissimo percorso tra boschi di lecci e sughere, nelle strade percorse anche dal Mondiale di Rally, attraverso cui potrete raggiungere l’altopiano di Buddusò, paese noto per la lavorazione del granito. Ultima speciale tappa prima del rientro: la foresta demaniale di Monte Nieddu, nel comune di Padru.


Route #3
Dorgali

Si tratta di un percorso molto particolare, che conduce verso le zone più aspre e selvagge della Sardegna. Tra natura incontaminata, siti archeologici e tradizioni antichissime si raggiunge Dorgali, una cittadina a pochissimi km dalla costa nord-orientale dell’Isola, e nota meta turistica per la vicina Cala Gonone.
Non abbandonate la zona prima di aver visto le splendide grotte di Ispinigoli e del Bue Marino! Entrambe famose, splendide e uniche nel loro genere.



Vi abbiamo incuriosito? Date uno sguardo alle nostre offerte per il noleggio moto all'Aeroporto di Olbia Costa Smeralda!

mercoledì 21 maggio 2014

Tibet - I Luoghi della Spiritualità

A volte, nella vita, capita di sentire la necessità di allontanarsi dalla routine e dalla monotonia in cui la quotidianità spesso ci costringe.
Molti decidono dunque di ritrovare se stessi: alcuni magari si lasciano avvolgere dalla bellezza della natura; altri preferiscono invece immergersi nella completa solitudine o in letture impegnate, e poi c’è chi preferisce farlo con un viaggio, magari anche a migliaia di chilometri di distanza.
Per caso vi riconoscete? :)

Per chi ama viaggiare, e si emoziona davanti a itinerari mozzafiato, in questo articolo vi proponiamo 5 mete tibetane che potrebbero stimolare la vostra sete di spiritualità.

La spiritualità dei Tibetani


La maggior parte dei luoghi di culto del Tibet si trovano in particolari luoghi, considerati di buon auspicio e aventi una forza spirituale molto potente. Questa grande energia pare possa essere determinata dalla presenza di entità elette, oppure dal semplice soggiorno di coloro che abbiano raggiunto una notevole elevazione spirituale.

È il motivo per cui, in prossimità di questi luoghi, potreste ritrovarvi in mezzo a fiumi di pellegrini dediti nella circumambulazione: giri continui attorno ai luoghi di culto, recitando i mantra. Alcuni accompagnano il loro moto, generalmente in senso orario, impugnando un piccolo cilindro che volteggia centinai di volte durante il cammino compiuto.

Se vi capita poi di imbattervi in nativi intenti ad arrampicarsi su alte cime per appendere una lunga fila di bandierine, non impressionatevi: è un segno di buon auspicio, e di sicuro vi trovate in un territorio fortemente sacro. Si tratta di preghiere issate al cielo, a contatto con gli elementi che raffigurano.


Luoghi della Spiritualità


Palazzo del Potala, Lhasa

Solenne e misterioso, il Palazzo del Potala può essere definito come l’emblema di Lhasa, la capitale del Tibet. In esso si concentrano la ricchezza spirituale e materiale dell’intera nazione. Ambienti cupi, anneriti dal fumo delle candele al burro di yak, ospitano pellegrini alla ricerca di una pace interiore in questa o in un’altra vita. Qui, un cammino estenuante scandisce le loro giornate fra sale e cappelle, lungo percorsi battuti ogni giorno da migliaia di persone, desiderose di lasciare un’offerta in denaro, che infilano in ogni pertugio: in qualsiasi fessura tra le statue, nelle pieghe degli abiti che le avvolgono, sotto le candele.

Barkhor

È uno dei più importanti circuiti di pellegrinaggio. Affascinante e unica, la zona del Barkhor colpisce per la disinvoltura con cui innumerevoli pellegrini camminano accanto a monaci in preghiera, prostrati o a gambe incrociate mentre, con una ciotola per le elemosine davanti, recitano i loro mantra. Qui, la pratica della preghiera assume delle caratteristiche estreme: donne e uomini, di qualsiasi età e prestanza fisica, si infliggono la pena di prostrarsi centinaia di volte ai piedi dello Jokhang.


Jokhang

Edificio sacro più venerato del Tibet. Vi stupirete per la lunga fila di pellegrini in attesa di entrare all’interno del monastero. Un mormorio sommesso cantilenante a scandire i passi; l’odore intenso del burro di yak che pervade gli spazi.
Un piccolo dettaglio: all’interno delle cappelle non è permesso scattare delle foto…a meno che siate disposti a pagare!


Monastero del Taschilhunpo

“Taschilhunpo” o  “cumulo di gloria”. È il più grande monastero buddista Gelugpa tibetano, che vi consigliamo di visitare in occasione della Festa del Buddha al Sole, che si festeggia ogni anno dal giorno 14 al giorno 16 del quinto mese del calendario tibetano (a luglio e agosto sul calendario gregoriano). Durante la festa, vengono esposti i tre Buddha: il Buddha che rappresenta il passato, il il Buddha che rappresenta il presente, e quello che rappresenta il futuro.


Lago di Yamdrok

Uno dei laghi sacri più famosi nel Tibet. Rappresenta la divinità femminile del Buddismo, e i  pellegrini giungono per camminare lungo le sue rive e ottenere protezione; alcuni percorrono addirittura chilometri a piedi, inginocchiandosi ogni tre passi.
Il lago si estende per 678 chilometri quadrati a circa 4.441 metri di altitudine. Si distingue per le sue acque scintillanti, di un turchese intenso, che impressionano per i colori forti, gli occhi di qualsiasi visitatore.

Cosa ne pensate? Avete voglia di emozionarvi davanti a questi scenari?
Le nostre offerte in Tibet per i vostri Luoghi della Spiritualità

venerdì 16 maggio 2014

Sardegna La Cavalcata Sarda

Appuntamento in Sardegna dal 15 al 18 maggio


Siete appassionati di folklore? Allora approfittate dell’ evento che ogni anno si tiene a Sassari: la splendida Cavalcata Sarda, che quest’anno compie ben 65 anni!

Un po’ di storia…

Questo appuntamento affonda le proprie origini nel lontano 1899, quando la Cavalcata Sarda fu organizzata in onore di re Umberto I, il quale visitò la città di Sassari in compagnia della regina Margherita di Savoia.
La visita del re d’Italia avvenne in occasione dell’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II in Piazza d’Italia, un vero e proprio tributo da parte del popolo sardo.
Venne dunque organizzata una grande manifestazione durante la quale i sardi sfoggiarono i propri costumi, ricchi di colori, filigrane e adornati con preziosi gioielli e amuleti, al ritmo dei tradizionali canti. I sardi ebbero l'opportunità di sfoggiare la propria ricchezza, intesa non come un pesante sfarzo, ma come l’orgoglio nel mostrare la propria cultura e la propria tradizione.

La Cavalcata oggi

Attualmente la Cavalcata è un’importante appuntamento culturale per l’intera Sardegna. Le vie del centro storico di Sassari pullulano di spettatori, tra cui sardi provenienti da ogni angolo dell'Isola e turisti di ogni nazionalità.
I principali eventi? La sfilata folkloristica animata da canti e balli tradizionali, e lo spettacolo di pariglie presso l’ippodromo comunale. Inoltre, numerosi eventi collaterali e degustazioni di prodotti tipici locali arricchiscono le giornate di festa.

Se vi capita quindi di passare da queste parti, fate un salto nel centro storico di Sassari per respirare pura aria di tradizione! Incontrerete i Mamuthones e gli Issohadores di Mamoiada, mentre si aggirano tra la folla, gli uni sotto il loro pesante manto e la suggestiva maschera di legno, gli altri, con le loro funi, a tenerli a bada. Incontrerete Boes e Merdules di Ottana, e i noti Cavalieri dell’Ardia di Sedilo a sfilare, austeri, sui loro cavalli bardati, per poi sfoggiare grande abilità e destrezza durante la pariglia.

E dato che ci siete, approfittate delle calde temperature per una passeggiata in spiaggia!
A circa 20 minuti di macchina potete raggiungere Alghero, la caratteristica cittadina catalana. Qui le spiagge da visitare sono tante: la famosa spiaggia de Le Bombarde, Mugoni, Lazzaretto, la Stalla, solo per citarne alcune. Meritano una visita anche la splendida Riserva Naturale di Porto Conte e le Grotte di Nettuno.




Se avete voglia di vivere questa bella esperienza e magari fare anche il primo bagno della stagione, vi diamo anche qualche idea per il vostro soggiorno in Sardegna.
Date uno sguardo alle nostre offerte per Sassari e Alghero!

sabato 3 maggio 2014

Un Viaggio senza confini - L' Everest

Le scalate del Monte Everest

Qomolangma – Dea Madre dell’Universo. È l’Everest, la vetta più alta al mondo con i suoi 8848 mt e oltre. Situato sul confine fra il Nepal e la Cina, l’Everest rientra nella catena montuosa dell’Himalaya…ed è una delle mete più ambite tra i viaggiatori appassionati di trekking e di avventure estreme!

Avete idea di quante persone abbiano preso coraggio e si siano cimentate nell’impresa?
La cronologia delle scalate è di fatto un intreccio di storie avventurose, rocambolesche e bizzarre, che tra i protagonisti vanta audaci personalità tra cui improbabili e improvvisati aviatori alpinisti o addirittura arditi apicoltori alla ricerca di emozioni forti.

Le prime esplorazioni risalgono intorno agli anni ’20 e furono di origine britannica. Tra i primi e i più famosi tentativi di scalata si ricorda quello di Mallory e Irvine, i quali furono avvistati per l’ultima volta a 7.800 mt. Secondo alcune teorie, i due avrebbero raggiunto la cima già diversi anni prima di Hillary e Norgay, ma la sorte di questi due avventurieri mantiene tuttora un certo alone di mistero.

Una delle avventure più memorabili è di certo quella di Edmund Wilson, il quale fu mosso dall’idea visionaria di raggiungere la vetta dell’Everest con il suo Gypsy Moth, un piccolo velivolo a elica, contando tra l’altro su scarse abilità di pilotaggio. L’ardua impresa fu ostacolata dalla confisca del suo aereo da parte delle autorità britanniche, ma lui non si diede per vinto! Si ingegnò ancora per portare a termine la sua impresa e, adottando altre strategie, tentò di raggiungere in solitaria la vetta partendo da Rongphu. Il suo corpo e suoi diari furono purtroppo ritrovati in seguito, a circa 6.400 mt di quota.

La prima spedizione che culminò con un grande successo fu organizzata dal versante nepalese dall’apicoltore Hillary e dal giovane sherpa Norgay, i quali raggiunsero la cima alle 11.30 del mattino, il 29 maggio del 1953.

Negli anni a seguire, molti altri scalatori hanno tentato di raggiungere la famigerata vetta: la prima donna fu la giapponese Junko Tabei nel ’75, il più giovane fu invece il californiano Jordan Romero all’età di soli 13 anni; il più anziano, infine, il nepalese Min Bahadur Sherchan all’età di 76 anni.


E voi? Avete voglia di vivere un’esperienza unica? Noi vi incoraggiamo anche con qualche offerta!:)